Molti colori un unico dono
29 Dicembre 2019
Con la Fidas Bari la donazione del sangue è sempre più multietnica
Donare il sangue significa integrazione.
Almeno a Bari, dove da tre anni funziona un valido rapporto di collaborazione della Fidas cittadina con il Coordinamento Migranti Pugliese; una collaborazione che prevede la sensibilizzazione alla donazione del sangue rivolta ai cittadini stranieri con Giornate di raccolta dedicate a loro.
I donatori di sangue non sono tutti uguali ma di gruppo sanguigno A, B, AB e O. Le altre differenze non contano.
Ne sono convinti Tanay Battacharjee, presidente del CMP Puglia e Raffaele Gelao, presidente della Fidas Bari. E lo hanno dimostrato – sfidando il tempo gelido ed inclemente - i cittadini baresi insieme ai nostri nuovi concittadini provenienti dai diversi continenti sdraiandosi insieme sui lettini dell’autoemoteca dell’ASL BA, gli uni accanto agli altri per un importante gesto di integrazione e di solidarietà domenica 29 dicembre in piazza Risorgimento.
Una menzione particolare va dedicata al personale del Centro Trasfusionale del San Paolo per l’accoglienza e la gentilezza riservata ai donatori.
Nell’occasione è stata consegnata la ‘goccia d’oro a Lorenzo Marzulli per aver superato le 50 donazioni.
Segno dei tempi le donazioni di soci ‘migratori inversi’, soci che per motivi di lavoro vivono fuori regione o all’estero e che tornando per le festività trovano il tempo per donare il sangue ‘in casa’.
Alla manifestazione hanno collaborato associazioni legate al ‘mondo’ della immigrazione: LiberaMente, Cisal, Fisals e Impegno 95.
Un ringraziamento speciale anche alla Polizia Locale che sempre ci da una mano durante le raccolte esterne per risolvere i problemi di sosta e viabilità riguardanti l'autoemoteca.